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lunedì 11 aprile 2011

Il silenzio degli innocenti

Sono più di 50 le guerre silenziose di cui nessun telegiornale parla. Eppure continuano ad alimentare il mercato delle armi e a provocare vittime innocenti. Una speculazione a livello mondiale che pare non interessare i mass media

Negli ultimi 60 anni ci sarebbero stati più di 150 conflitti soprattutto in Africa (42 guerre), in Estremo Oriente (37), in America Latina (24), nel Medio Oriente (20), in Europa (16) e in Asia meridionale (13), con circa 23 milioni di morti.
Da più di 20 anni, ad esempio, nello Sri Lanka persiste un conflitto inter-etnico di natura religiosa, che finora ha provocato 65mila morti e quasi 2milioni di profughi.
Purtroppo, però, gli organi di informazione trasmettono notizie esclusivamente a fronte di guerre che avvengono per motivi di terrorismo, alimentando così il silenzio su quelle invece di natura civile, governativa, religiosa o anche solo per l’approviggionamento idrico in quei territori dove l’acqua è più preziosa del petrolio.
L’Istituto internazionale di ricerca dell’Archivio disarmo (un Istituto di ricerca fondato nel 1982, per il controllo degli armamenti, della pace e della sicurezza internazionale, giuridicamente riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e dalle Nazioni Unite) nell’ultimo rapporto relativo al biennio 2007-2008 ha rilevato un incremento nella vendita delle armi del 12 per cento: il più alto dal 1996.
Purtroppo le armi sono vendute soprattutto a quei paesi dove non sono normalmente rispettati i diritti umani e la popolazione già vive in condizioni di estremo disagio (Congo, Iran, Armenia…).
Un commercio prettamente speculativo e senza scrupoli che non tiene conto dei problemi delle persone e non aiuta al processo di evoluzione di un popolo.


di Marcin Batorski