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lunedì 28 marzo 2011

Sulle ali della conquista

Il Caccia è l’aereo da guerra più veloce che l’Italia abbia costruito ed è chiamato cosi proprio perché “caccia” i nemici bombardandoli dall’alto. Possiede armi potenti ed essendo leggero mantiene una velocità media molto elevata e una traiettoria fissa

Usato per attaccare altri aerei in volo, il Caccia sostanzialmente è un’arma bellica molto efficace grazie anche all’utilizzo di missili e radar.
Il Fiat G.50 “Freccia” dall’Italia dal 1937, ha il primato di essere stato il primo monoplano nazionale da caccia prodotto in serie, monoposto con carrello retrattile, l’abitacolo chiuso e interamente di metallo. Progettato da Giuseppe Gabrielli, volò per la prima volta il 26 febbraio 1937.
Il suo armamento era composto da due mitragliatrici.
Con l’avanzare della tecnlogia le tipologie di aerei Caccia sono aumentate: caccia-bombardieri tornado, intercettori, trans-oceanici, F16, notturni e multi-ruolo.
I tornado, ad esempio, hanno due propulsori con un’apertura alare di circa dieci metri e una lunghezza di 16. Arrivano a una velocità massima a 1500 km/h con il peso di 7mila chilogrammi. Sono composti di due cannoni molto potenti, vari missili e designazione bersagli.
I caccia si distinguono in particolar modo dai bombardieri, che invece hanno la funzione di distruggere e abbattere obbiettivi con bombe o esplosivi, perché essendo molto leggeri sono dotati di proiettili e vari tipi di mitragliatrici.


di Federico Troiani